Le mappe concettuali sono strumenti grafici per organizzare e rappresentare conoscenze che esprimono in forma esplicita le conoscenze di una persona o di un gruppo di persone su un dominio o un tema. Un buon modo per delineare il contesto di una mappa concettuale è costruire una Domanda Focale, che è una domanda che specifica chiaramente il problema o l’ argomento che la mappa concettuale aiuterà a risolvere. Tutta la mappa concettuale risponde a una domanda focale, e una buona domanda focale può portarci ad una mappa concettuale molto più ricca, come vedremo più avanti in questo documento. Quando si impara a costruire mappe concettuali, è abbastanza comune allontanarsi dalla domanda focale e costruire una mappa concettuale che può essere più o meno in relazione con il dominio senza, però, rispondere alla domanda. Questo va bene nel senso che la mappa concettuale può rispondere ad un’altra domanda focale, e dunque la domanda focale della mappa va cambiata per rispecchiare ciò. (CmapTools prevede la possibilità di cambiare la domanda focale come parte delle informazioni che si memorizzano in ogni Cmap, e la domanda focale in questione viene visualizzata nell’intestazione della finestra quando si mostra, si apre, si visualizza una mappa, rendendo la domanda focale esplicita all’utente). Nel caso di un ambiente scolastico o accademico può essere importante che lo studente ritorni a costruire la mappa concettuale in corrispondenza della domanda focale originale.
Quando si inizia con una singola domanda focale non si può ritenere concluso il lavoro una volta risposto alla domanda. Fagundes & Dutra (2006) enfatizzano nel loro lavoro con docenti e studenti l’importanza di discutere ogni concetto individuale nella mappa (capisco realmente cosa significa questo concetto e le sue relazioni con i concetti con cui è collegato?) Questo porta a maggiore investigazione e ricerca , e alla generazione di altre domande focali per altre mappe concettuali che potranno in seguito essere collegate alla mappa originale..
Da come lo studente costruisce la sua mappa concettuale, il docente può determinare quanto lo studente (a) conosce sul tema e come si evolve la sua comprensione, e (b) può aiutare lo studente ad approfondire la comprensione del tema e quindi migliorare, affinare o estendere la mappa concettuale. Purtroppo ci sono poche ricerche sulla formulazione delle domande durante l’elaborazione delle mappe concettuali. Chacón (2006) ha riferito in merito alla "domanda pedagogica" ed il suo uso come strumento di mediazione durante la costruzione di mappe concettuali. Si riferisce ai tre momenti durante la costruzione di mappe concettuali: (a) definizione del contesto, dove propone che si facciano domande per aiutare a determinare il contesto, tali come "Perché vogliamo affrontare il problema pianificato?" "Perché l’uso di mappe concettuali per risolvere il problema?" , "Dove troviamo le informazioni?" tra le altre; (b) sviluppo della mappa concettuale, dove si definisce la domanda focale e domande di indagine come "dove?, che cosa?, chi?" che aiutano a stabilire quello che lo studente già sa; (c) domande di verifica che si usano per verificare se le proposizioni nella mappa concettuale sono vere o no e se sono coerenti, e domande di ampliamento che aiutano a determinare se manca l’informazione, se mancano concetti, o si devono stabilire collegamenti incrociati; (d) consapevolezza, attraverso le domande finalizzate alla metacognizione, dello studente che prende coscienza di come sono costruite le mappe e del processo decisionale, tanto durante la costruzione della mappa quanto alla fine della mappa, offrendosi spiegazioni: "sto descrivendo...", "sto deducendo...", "sto stabilendo una relazione...", "sto applicando...", "sto supponendo..."
Nei documenti complementari abbiamo discusso di come le mappe concettuali che si focalizzano negli eventi tendono ad essere più ricche nelle spiegazioni e che le mappe concettuali che si focalizzano negli oggetti tendono ad essere più descrittive (Cos’è un Concetto? ... dalla Prospettiva delle Mappe Concettuali, Cosa sono le Parole Legame? ... dalla Prospettiva delle Mappe Concettuali), e abbiamo esaminato la distinzione tra le proposizioni statiche e dinamiche (Cos’è una Proposizione? ... dalla Prospettiva delle Mappe Concettuali). In generale, le mappe concettuali che illustrano le spiegazioni richiedono un pensiero più profondo e dinamico. Abbiamo osservato, comunque, che la maggioranza delle mappe sono su oggetti, non su eventi, e proponiamo che attraverso domande focali appropriate, e discussione in generale, potremmo muoverci verso il pensiero dinamico che è richiesto per costruire mappe concettuali che indicano spiegazioni.
In una serie di studi, Safayeni, Derbentseva & Cañas (2005) hanno scoperto che la struttura delle mappe concettuali può essere indicativa del livello di pensiero espresso nella mappa. Per esempio, le mappe concettuali modellate con una struttura ciclica (vedere Figure 1 e 2) portano ad un maggiore numero di proposizioni dinamiche o significative se si comparano con mappe concettuali modellate con struttura tipo albero. Nei loro lavori presentati nei Congressi sulle Mappe Concettuali (Derbentseva, Safayeni, & Cañas, 2004, 2006) riportano anche la relazione sugli esperimenti che comparano due strategie per promuovere la costruzione di relazioni più dinamiche: l’uso di quantificatori nel concetto radice di una mappa concettuale e una domanda focale dinamica. È interessante notare che, nonostante una domanda focale più dinamica abbia un effetto sulla naturalezza delle proposizioni generate, aggregare un "quantificatore" al concetto radice della mappa ha un maggiore impatto. Anche se i risultati degli esperimenti sono preliminari, si raccomandano tre strategie mediante le quali si può promuovere un pensiero più dinamico: mappe cicliche, una domanda focale dinamica, e un concetto radice quantificato.
Figura 1. Mappa concettuale con struttura ad albero generata a partire da una domanda di focalizzazione statica.
Abbiamo applicato queste idee in un nostro lavoro con persone che imparano a elaborare mappe concettuali, e abbiamo trovato che nonostante una domanda focale più dinamica tenda a generare una mappa più dinamica, le persone frequentemente ignorano la naturalezza della domanda e costruiscono una mappa concettuale dichiarativa. L’aggiunta di un "quantificatore" al concetto radice, come abbiamo scritto sopra, tende a forzare la persona che costruisce la mappa a generare un insieme di proposizioni più dinamiche. Questo si può apprezzare nelle due mappe concettuali sul tema "Qualità dell’Educazione" costruite da docenti durante seminari, dove la mappa della Figura 1 è stata costruita dalla domanda focale "Qual è la Qualità dell’Educazione?" e non è stato dato il concetto radice, risultando una mappa dichiarativa, e quella della Figura 2 è stata costruita partendo dalla domanda focale "Qual è l’effetto di un aumento nella Qualità dell’Educazione?" e dal concetto radice "Aumento nella Qualità dell’Educazione" (un fatto), risultando una mappa ciclica interessante basata in proposizioni dinamiche.
Non fraintendete la nostra raccomandazione per mappe concettuali più dinamiche come una implicazione che le mappe concettuali dichiarative non servano e siano da evitarsi. C’è spazio per entrambi i tipi di rappresentazione, tanto dichiarative che esplicative. Una buona mappa descrittiva in definitiva mostra comprensione da parte del costruttore della mappa. Stiamo enfatizzando la necessità di non fermarci alle mappe dichiarative e di proseguire in direzione di mappe più significative.
Figura2. Mappa concettuale ciclica generata da una domanda focale dinamica e un concetto radice con quantificatore.
Alcuni Esempi
Domande Focali Statiche | Domande Focali Dinamiche | |||
Quali sono le parti della pianta? | Come aiutano le differenti parti della pianta la produzione degli alimenti per la pianta? | |||
Cos’ è il Buco dell’Ozono? |
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Cos’è il Canale di Panamá? | Che influenza ha avuto il Canale di Panamá nello sviluppo economico e culturale di Panamá? | |||
Cos’è un interesse composto? |
Come possiamo servirci dell’interesse composto per risparmiare per la pensione? |
Gli studi di Safayeni e colleghi servono per illustrare quanto dobbiamo ancora apprendere sulle strategie per ottimizzare l’uso delle mappe concettuali per stimolare alti livelli di pensiero dinamico e apprendimento significativo. Il suo lavoro serve anche per illustrare l’importanza di definire e usare buone domande focali. Questo è stato riconosciuto da tempo, ed è una delle ragioni per cui CmapTools chiede la inclusione della domanda focale quando si salva una mappa concettuale. Purtroppo, frequentemente vediamo che nel costruire mappe concettuali, si dimentica di definire una domanda focale prima di cominciare, o semplicemente si ignora la domanda proseguendo a costruire la mappa.
Chacón, S. (2006). La Pregunta Pedagógica Instrumento de Mediación en la Elaboración de Mapas Conceptuales. In A. J. Cañas & J. D. Novak (Eds.), Concept Maps: Theory, Methodology, Technology. Proceedings of the Second International Conference on Concept Mapping. San José, Costa Rica: Universidad de Costa Rica.
Derbentseva, N., Safayeni, F., & Cañas, A. J. (2004). Experiments on the Effect of Map Structure and Concept Quantification during Concept Map Construction. In A. J. Cañas, J. D. Novak & F. M. González (Eds.), Concept Maps: Theory, Methodology, Technology, Proceedings of the First International Conference on Concept Mapping. Pamplona, Spain: Universidad Pública de Navarra.
Derbentseva, N., Safayeni, F., & Cañas, A. J. (2006). Two Strategies for Encouraging Functional Relationships in Concept Maps. In A. J. Cañas & J. D. Novak (Eds.), Concept Maps: Theory, Methodology, Technology. Proceedings of the Second International Conference on Concept Mapping. San Jose, Costa Rica: Universidad de Costa Rica.
Fagundes, L., & Dutra, I. (2006). Personal communication.
Safayeni, F., Derbentseva, N., & Cañas, A. J. (2005). A Theoretical Note on Concept Maps and the Need for Cyclic Concept Maps. Journal of Research in Science Teaching, 42(7), 741-766.
Referencias Adicionales
Este documento se basa en cierta medida en las siguientes publicaciones por el mismo autor:
Cañas, Alberto J., & Novak, Joseph D. (2006). Re-Examining The Foundations for Effective Use of Concept Maps. In Alberto J. Cañas & Joseph D. Novak (Eds.), Concept Maps: Theory, Methodology, Technology. Proceedings of the Second International Conference on Concept Mapping (Vol. 1, pp. 494-502). San Jose, Costa Rica: Universidad de Costa Rica.
Última actualización: Sept. 1, 2009